1 Il serpente נָחָש era il più astuto עָרוּם (= nudo)di tutti gli animali selvatici che Yahwè Eloim aveva fatto e disse alla donna: "È vero che Eloim ha detto: "Non dovete mangiare di alcun albero del giardino"?".
2 Rispose la donna al serpente נָחָש : "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,
3 ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Eloim ha detto: "Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete"".
4 Ma il serpente נָחָש disse alla donna: "Non morirete affatto!
5 Anzi, Eloim sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Eloim , conoscendo il bene e il male".
6 Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò.
Il cilindro sumerico della tentazione di Eva
sabato 5 giugno 2010
giovedì 3 giugno 2010
Il cilindro sumerico della tentazione di Eva
Ecco alcuni dei numerosi esempi di similitudini, tutt'altro che casuali, che è possibile riscontrare nella lettura incrociata tra i testi dell'antico testamento, e quelli molto più antichi rinvenuti Mesopotamia.
Meglio noto come “cilindro della tentazione di Eva”, questo reperto è custodito presso il British Museum.
Risalente al periodo post accadico, intorno al 2200 avanti Cristo, questo reperto contiene tutti gli elementi fondamentali del racconto biblico.
Il reperto proviene dalla Mesopotamia, ed è stato scoperto intorno al 1840. George Smith, uno studioso del museo, sostiene nella scena riportata nel cilindro si è relativa alla tentazione di Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden, raccontata nell'Antico Testamento.
Gli elementi sostanziali del racconto sono tutti riportati graficamente sul cilindro, infatti, sono presenti un uomo ed una donna posti ai lati dello stesso, dei serpenti e dal centro della scena un albero con dei frutti.La scena è resa ancora più simile al racconto biblico perché la figura maschile rappresentata era presentata con delle corde, simbolo sumerico della divinità.
Contrariamente a quello che verrebbe da pensare, il Sumeri non erano un popolo semitico, è tanto meno indoeuropeo. Già da 4000 a.C. è stato accertato che questo popolo viveva in Mesopotamia. A loro è attribuita l'invenzione della scrittura cuneiforme e come è stato mostrato, le loro credenze spirituali influenzarono tutte le successive religioni del vicino oriente (tra cui l'ebraismo).
Samuel Noah Kramer, archeologo, ha trascorso la maggior parte della propria vita a studiare nella letteratura, redigendo nel 1944 un libro sulla mitologia sumera.
In questo libro, Kramer si è soffermato sull'importanza che il Sumeri attribuivano alla mitologia, proprio come un precursore, egli affrontò tra i primi, non studio della letteratura sumera.
Secondo Kramer: " i miti più significativi di una cultura sono solitamente riferiti alla cosmogonia, o mito della creazione. Le storie sagre si evolvono e si sviluppano, nel tentativo di spiegare l'origine dell'universo, la presenza e gli dei e l'esistenza dell'uomo.
La creazione dell'universo: la principale fonte sumera circa la creazione dell'universo e riportata nel poema sumerico intitolato "Gilgamesh, Enkidu, e il mondo sotterraneo". Nel 1934, Kramer e cifrandone il contenuto, scoprì che otto parti della poesia, sette rinvenute a Nippur ed una ad Ur, erano già stati copiati e pubblicati. nonostante ciò la ricostruzione della narrazione sumerica era ancora molto difficile, soprattutto perché i frammenti delle tavolette non erano ancora state organizzate e pertanto rappresentavano una raccolta confusa. Nel 1936, kramer inviò alla Revue d'Assyriologie la prima di una numerosa serie di traduzioni intitolata "La discesa di Inanna agli inferi". da questo momento, kramer riuscì a organizzare i vari frammenti nel loro giusto ordine naturale.
Il cilindro della tentazione conservato al British Museum di Londra,dimostra che la Genesi è un mito, raccontata come una storia.
..La storia della cacciata dal giardino di Eden, era già una leggenda sumera e venne descritta in questo reperto archeologico a grandi linee, ovviamente i nomi dei personaggi cambiano.
Ma cosa interessante è che questo documento è stato scritto nell’ anno 2200, cioè già esisteva 12 secoli prima che venisse scritta Genesi 3 che è della Tradizione Jahwista del X° sec. a.C.
Meglio noto come “cilindro della tentazione di Eva”, questo reperto è custodito presso il British Museum.
Risalente al periodo post accadico, intorno al 2200 avanti Cristo, questo reperto contiene tutti gli elementi fondamentali del racconto biblico.
Il reperto proviene dalla Mesopotamia, ed è stato scoperto intorno al 1840. George Smith, uno studioso del museo, sostiene nella scena riportata nel cilindro si è relativa alla tentazione di Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden, raccontata nell'Antico Testamento.
Gli elementi sostanziali del racconto sono tutti riportati graficamente sul cilindro, infatti, sono presenti un uomo ed una donna posti ai lati dello stesso, dei serpenti e dal centro della scena un albero con dei frutti.La scena è resa ancora più simile al racconto biblico perché la figura maschile rappresentata era presentata con delle corde, simbolo sumerico della divinità.
Contrariamente a quello che verrebbe da pensare, il Sumeri non erano un popolo semitico, è tanto meno indoeuropeo. Già da 4000 a.C. è stato accertato che questo popolo viveva in Mesopotamia. A loro è attribuita l'invenzione della scrittura cuneiforme e come è stato mostrato, le loro credenze spirituali influenzarono tutte le successive religioni del vicino oriente (tra cui l'ebraismo).
Samuel Noah Kramer, archeologo, ha trascorso la maggior parte della propria vita a studiare nella letteratura, redigendo nel 1944 un libro sulla mitologia sumera.
In questo libro, Kramer si è soffermato sull'importanza che il Sumeri attribuivano alla mitologia, proprio come un precursore, egli affrontò tra i primi, non studio della letteratura sumera.
Secondo Kramer: " i miti più significativi di una cultura sono solitamente riferiti alla cosmogonia, o mito della creazione. Le storie sagre si evolvono e si sviluppano, nel tentativo di spiegare l'origine dell'universo, la presenza e gli dei e l'esistenza dell'uomo.
La creazione dell'universo: la principale fonte sumera circa la creazione dell'universo e riportata nel poema sumerico intitolato "Gilgamesh, Enkidu, e il mondo sotterraneo". Nel 1934, Kramer e cifrandone il contenuto, scoprì che otto parti della poesia, sette rinvenute a Nippur ed una ad Ur, erano già stati copiati e pubblicati. nonostante ciò la ricostruzione della narrazione sumerica era ancora molto difficile, soprattutto perché i frammenti delle tavolette non erano ancora state organizzate e pertanto rappresentavano una raccolta confusa. Nel 1936, kramer inviò alla Revue d'Assyriologie la prima di una numerosa serie di traduzioni intitolata "La discesa di Inanna agli inferi". da questo momento, kramer riuscì a organizzare i vari frammenti nel loro giusto ordine naturale.
Il cilindro della tentazione conservato al British Museum di Londra,dimostra che la Genesi è un mito, raccontata come una storia.
..La storia della cacciata dal giardino di Eden, era già una leggenda sumera e venne descritta in questo reperto archeologico a grandi linee, ovviamente i nomi dei personaggi cambiano.
Ma cosa interessante è che questo documento è stato scritto nell’ anno 2200, cioè già esisteva 12 secoli prima che venisse scritta Genesi 3 che è della Tradizione Jahwista del X° sec. a.C.
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